IL BAOBAB

La storia continua con Iside e Soularino, due viaggiatori bloccati lungo una strada deserta. L’autobus su cui stavano viaggiando aveva appena superato la città di Castello quando un’improvvisa foratura delle gomme li costrinse a fermarsi. Senza alcun mezzo per proseguire, si trovarono a dover attendere una soluzione senza sapere cosa fare.

Nel frattempo, Mario, soprannominato Ashan, continuava il suo viaggio verso la regione di Ryndor, diretto alla città di Krynn. Dopo aver ricaricato la sua bici per cinque lumen, si rimise in cammino, attraversando città come Eden e Orcelliers, quest’ultima rinomata per i suoi ospedali e le straordinarie scoperte mediche.

Altrove, Alma era vicina alla sua destinazione: la città di Lyrien. Tuttavia, lungo il sentiero, si trovò di fronte un enorme tronco di baobab che ostruiva il passaggio. Due tribù locali stavano litigando su come affrontare il problema. Il primo gruppo credeva che il tronco fosse sacro e che fosse necessario un rituale per spostarlo. Il secondo gruppo voleva invece agire subito, considerando il tronco solo un ostacolo fisico. Alma tentò di calmare gli animi, ma i due gruppi non le diedero ascolto. Pensando rapidamente, mostrò al capo del primo gruppo un autografo di Rafa, un celebre pilota che l’aveva accompagnata in parte del suo viaggio, proponendolo come dono in cambio della collaborazione. L’anziano accettò, ma questo fece infuriare il capo del secondo gruppo, che lo interpretò come un favoritismo. Per risolvere la situazione, Alma propose una sfida: chi avesse contribuito di più a spostare il tronco avrebbe ricevuto un aiuto speciale. I due gruppi iniziarono così a lavorare con spirito di competizione, ma la fatica li costrinse a collaborare. Quando i loro sforzi si rivelarono insufficienti, Alma chiamò Rafa, che arrivò con il suo veicolo per trainare il tronco fuori dal sentiero. Finalmente la strada fu libera, e i due gruppi, esausti ma soddisfatti, fecero pace. Proseguendo verso Lyrien, Alma rifletté su quanto fosse importante la collaborazione per superare gli ostacoli.

Slina e Sasha, dopo la loro battaglia, si rifugiarono in una locanda nella città di Elikon. La locanda era accogliente, con l’atmosfera calda tipica dei luoghi di ristoro per i viandanti. Rodrigo, il proprietario, era noto per le sue storie e la sua abilità nel mettere a proprio agio i clienti. Slina, esausta, ordinò un piatto caldo di pasta e fagioli, mentre Sasha, sempre vigile e attento, optò per una semplice zuppa. Mentre i due mangiavano, Rodrigo improvvisamente si irrigidì. I suoi occhi sembravano persi nel vuoto, come se stesse ascoltando qualcosa che gli altri non potevano percepire. Quando riprese il controllo, si avvicinò al tavolo di Slina e Sasha e, con un tono serio, annunciò che dovevano partire immediatamente. “Akira mi ha parlato,” spiegò. “C’è qualcosa che vi aspetta oltre la città, un luogo desolato che dovete raggiungere.” Slina, ancora provata, faticava persino a reggersi in piedi. Rodrigo, notando la sua difficoltà, propose di trasportarla in una carriola. La carriola, però, era scomoda e rigida, così chiese aiuto ad Arisa, una locandiera gentile e premurosa, che gli fornì un cuscino per rendere il viaggio più confortevole. Con Slina sistemata sulla carriola e Sasha che, come suo solito, camminava all’indietro per risparmiare energia, il gruppo si incamminò verso l’ignoto. La strada era buia, e il vento ululava tra gli alberi. Finalmente, il gruppo raggiunse le Piane di Murgen, una vasta distesa deserta, spazzata dal vento e avvolta in un silenzio inquietante.

Intanto William, detto Guglielmo, riuscì a superare la città di Castello grazie a un passaggio sul carro di un fornaio, che lo portò fino a Monteroville. Lì, attratto da un fioraio, trovò un fiore giallo che gli ricordò un’immagine del passato. Meditando di raggiungere la città di Alma via mare, si rese conto di non avere soldi. Decise allora di guadagnare qualche moneta cantando brani lirici. Tuttavia, disturbò il riposo pomeridiano degli abitanti, che reagirono infuriati. Solo Rosalia, una donna gentile, gli offrì ospitalità dopo che William, mentendo, le raccontò di avere una famiglia bisognosa ad Alma. Quella notte, però, William non riuscì a dormire, poiché il marito di Rosalia lo osservava con sospetto da una fessura della porta.