Lorenzo Bernardi & Carlo Aonzo Trio
Lorenzo Bernardi Carlo Aonzo Trio in “Le età d’Oro del Mandolino”
Una serata dedicata alla sonorità della musica folk, con due grandi musicisti come Carlo Aonzo, mandolinista italiano di fama internazionale, e il chitarrista trentino Lorenzo Bernardi, impegnati in “Le età d’Oro del Mandolino”: un omaggio alla grande tradizione musicale italiana attraverso un viaggio immaginario tra regioni, stili e secoli. Il mandolino, simbolo dell’Italia, della sua tradizione popolare, ma anche della sua cultura più alta, merita di essere conosciuto, soprattutto nel suo ruolo di strumento impegnato, raffinato, virtuoso e accademico, anche attraverso la riscoperta di autori definiti “minori”, ma che ci hanno lasciato pagine di repertorio di assoluto pregio artistico. Un progetto che vuole riscoprire e portare alla luce le sublimi pagine di musica che questo strumento ci ha donato, unendo in un mix ricco di atmosfere e sonorità, musica colta e tradizione: valori estremamente importanti del nostro Paese.
Carlo Aonzo Trio in Mandolitaly
Dopo “A Mandolin Journey”, viaggio attraverso i continenti, il Carlo Aonzo Trio – Carlo Aonzo al mandolino italiano, Lorenzo Piccone alla chitarra acustica e Luciano Puppo al contrabbasso – torna a viaggiare, questa volta lungo la tradizione italiana alla riscoperta della sua colonna sonora. Nuovamente protagonista il mandolino che, nel personalissimo stile moderno ed eclettico di Aonzo, rende la rilettura di questo repertorio attuale e sorprendente.
Da Calace a Modugno, passando attraverso le regioni italiane e la migliore tradizione canzonettistica del Bel Paese, “Mandolitaly” spariglia le carte e getta una luce nuova sulla memoria musicale italiana: dalle internazionali “Arrivederci Roma” e “Roma nun fa la stupida stasera”, ai grandi padri storici del mandolino come Carlo Munier, con un tuffo nel repertorio classico. Il tutto, come sempre, rivisitato negli arrangiamenti del Trio che prediligono la contaminazione tra diversi stili.
E così “Volare” (Nel blu dipinto di blu) si lascia contaminare dalla reggae music e dai ritmi sudamericani fino ad un’intima ambientazione di carattere romantico, mentre John Coltrane viene immaginato a tarantellare fra le vie di Napoli…